BIOGRAFIA

Shara, di origini partenopee, inizia il suo viaggio nel mondo della musica all’età di 12 anni incidendo un disco natalizio. Dopo gli studi liceali, approfondisce gli studi di canto e solfeggio e si iscrive all’ Università Popolare dello Spettacolo, dove studia educazione vocale, dizione, recitazione, danza e mimo. Partecipa anche a seminari di trucco teatrale, regia televisiva e cinematografica. Tra il 1998 ed il 2000 collabora con diverse bands emergenti esibendosi in diversi locali e discoteche d’Italia con un repertorio musicale esclusivamente straniero che spazia dal pop al rock, al blues, fino ad arrivare al funky ed alla dance. Sempre nello stesso periodo Shara ha l’opportunità di collaborare con diverse radio napoletane ed alcune emittenti televisive locali. Contemporaneamente, entra a far parte di un coro gospel e partecipa con quest’ultimo a diverse tournee europee, che la portano spesso a Londra, la città e la dimensione ideale per un’artista come Shara che scrive più facilmente in inglese e che compone come dice lei stessa “quel che le viene dove le viene”. Altra tappa importante della sua carriera che inizia ad introdurla nel mondo della discografia, è determinata dall’incontro, alla fine degli anni ’90, con Alfredo Petroli, già produttore di Alexia, per il quale incide una cover rivisitata in chiave dance del brano “Like a virgin” di Madonna. Nel 2000 inizia la collaborazione con il musicista e produttore Luca Stendardo con il quale Shara dà completamente vita al suo progetto musicale fatto di perfetta fusione tra pop, rock e musica etnica. Nel 2003 ha una breve esperienza di collaborazione con uno dei membri del gruppo “Black Box”, Valerio Semplici, con il quale realizza il brano “Feet on fire” programmato con successo da numerose radio di musica dance e suonato in diverse discoteche d’Europa. Tra il 2004 ed il 2005 conclude il suo primo album “Pranava Rainbow” frutto dei primi cinque anni di amicizia e collaborazione con il musicista e produttore Luca Stendardo. Nel 2005 Shara ha l‘opportunità di essere ospite nelle produzioni di alcuni importanti musicisti italiani e nel 2006 frequenta regolarmente un corso regionale per coristi. All’ inizio del 2007 comincia, invece, la sua avventura londinese che durerà all’incirca 1 anno dove avrà così occasione di collaborare con alcuni artisti e dj inglesi per la realizzazione di brani musicali. Nello stesso tempo Shara ha anche l’opportunità di partecipare alle riprese del videoclip “Ain’t the same” dell’artista Kris Baya e di figurare come comparsa in alcune produzioni cinematografiche inglesi. In quello stesso periodo lavora al Dominion Theatre per il musical “We Will Rock You” scritto dai Queen e Ben Elton.  Tante e varie le esperienze artistiche vissute a Londra a seguito delle quali, al suo rientro in Italia, Shara si dedica alla realizzazione di nuovi progetti dal taglio anche socio-culturale spinta dal desiderio di mettere in luce tutto il buono presente nella sua terra d’origine: il Sud. Tra questi c’è il suo primo format tv intitolato “Pizza Time” realizzato nella primavera del 2011 di cui è stata produttrice ed ideatrice nonché autrice della sigla e delle musiche originali, un programma televisivo trasmesso con successo dalla nota emittente campana Canale 8. Il 2011 è per Shara un anno assai produttivo infatti nel Settembre di questo stesso anno iniziano i grandi lavori per la realizzazione di un progetto molto ambizioso, il Terronian Project, che come prima iniziativa proporrà il Terronian Festival, un grande evento che vede protagonisti tutti quei personaggi, idee e prodotti di origine meridionale che verranno “battezzati” col titolo di Eccellenze del Sud. Al fine di concretizzare questa sua “idea-sogno” Shara dà prima vita ad una società di eventi, la Mediterranea, che ha l’obiettivo di porre luce ed attenzione ai territori del Sud (non soltanto d’Italia, ma del mondo intero) e poi ad una associazione (Associazione Terronian) con la quale, insieme a Salvatore Di Matteo, noto maestro pizzaiolo napoletano, vuole ancor più sottolineare l’importanza della valorizzazione della cultura e delle tradizioni relative a tutte quelle terre del Mezzogiorno italiano e quelle poste a Sud del mondo.

Per l’occasione scrive appositamente il brano “Giorno” che vede la partecipazione di alcuni artisti e musicisti di origine partenopea sia noti che emergenti, brano che diverrà la sigla del festival da lei stessa ideato, prodotto ed infine realizzato nel Settembre del 2012. Tra le varie iniziative portate avanti dall’artista non poteva ovviamente mancare un nuovo lavoro discografico ispirato e dedicato proprio a queste tematiche territoriali, progetto a cui ha cominciato a lavorare nel Settembre del 2013 e che vedrà la sua pubblicazione il 26 Gennaio 2016. Durante il Terronian Festival Shara propone per la prima volta il brano “Vento del Sud” che diverrà il singolo di lancio di questo suo secondo progetto musicale cantato interamente in italiano, un EP di 4 brani inediti più una cover che vuole rendere omaggio ad un grande cantautore nonché “poeta” del Meridione italiano, Bungaro. Questo nuovo lavoro discografico avrà come brano di chiusura la versione spagnola di Giorno che in questo EP viene da lei riproposto in una veste del tutto diversa e più personale. L’ EP, curato dal musicista ed arrangiatore Pasquale Faggiano, prende il nome dal singolo Vento del Sud e vede la partecipazione di molti musicisti noti del panorama musicale italiano.

Sulla scia di Eccellenze del Sud, premio nato in seno al su citato festival col fine di valorizzare personalità e prodotti d’eccellenza del Meridione italiano, Shara dà vita ad una serie di attività ed iniziative con l’intento di dar voce al Sud mettendo in risalto tutto il buono presente in questi territori e segnalando tutte le realtà in essi presenti che operano a favore dello sviluppo del Mezzogiorno d'Italia.

Il percorso interiore 
Se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, gli occhi di Shara sono il mare limpido che bagna i mille territori della sua anima tra i quali spicca su tutti la musica. Il suo percorso artistico inizia con un gospel e come d’incanto sulla scia della musica dell’anima si avvicina contemporaneamente alle filosofie orientali ed alle dottrine mistiche dei guru indiani. L’itinerario è quindi parallelo in maniera armoniosa al suo “viaggio” dell’anima, fatto di meditazione e dedizione alle filosofie orientali. E’ il cullarsi in quell’antico profumo d’incensi che ispira il silenzio dentro cui si nasconde il risveglio. Successiva, ma non secondaria, è la sua riscoperta dei grandi miti leggendari della tradizione celtica ed occidentale, ma è necessario un immaginario passaggio per l’ “India” prima del ritorno a casa. Il risultato è un’incantevole fusione tra i suoni e i colori del nuovo millennio e gli echi e i sapori del “ritorno alle origini”. La curiosità, la sete di conoscenza e di ricerca musicale, portano quindi Shara ad attraversare il mediterraneo e ad arrivare sino all’India, terra del reale e dell’immaginario, che è sempre presente nelle sue canzoni. E’ questa sete d’assoluto che pone come obiettivo del suo viaggio quello di sperimentare il punto di “congiunzione” tra passato e futuro, oriente ed occidente, essenza ed esistenza, tra l’essere ed il non essere, per poi trasferire questa dimensione nella sua musica. Il canto dell’anima è ribelle, a volte dolce, ma essenzialmente libero come un gospel e come Shara che corre costantemente via dalle catene del limite. E’ lo spirito dello “Shanti”, “la pace nel cuore, nel corpo e nella mente”, che accompagna la nascita di perle musicali quali “India”, il primo singolo ideato e scritto da Shara e composto insieme a Luca Stendardo; “Nothing on your mount” (è dal nulla che nasce il tutto) e del pop-jungle di “Divine” (in ognuno di noi si cela il seme di ciò che è sopra di noi). Questi solo alcuni dei brani compresi nel suo primo album “Pranava Rainbow” (arcobaleno del suono eterno), interamente arrangiato dal musicista e produttore Luca Stendardo. E’ con il canto della sua anima che Shara confessa che “Pranava Rainbow” non rappresenta un arrivo, ma solo un magico approdo, la prima importante tappa verso la META, ovvero verso la ragione della sua stessa esistenza: la MUSICA. 

“Io sono terra, acqua, fuoco, aria, spazio, intelligenza, ragione ed egoismo e tutti i precedenti sul piano illusorio. Io sono il suono, ovvero l’essenza occulta sottostante a tutte le cose menzionate”.

Antico aforisma indiano