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Napoli
PRESENTAZIONE VIDEOCLIP @ COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN DOMENICO MAGGIORE
Vi aspetto domani, domenica 21 Maggio alle 11.30 al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore…
Presentazione videoclip @ Complesso Monumentale di San Severo al Pendino
Vi aspetto sabato 13 Maggio alle 11.30 al Complesso Monumentale di San Severo al Pendino…
ULTIMO GIORNO DI RIPRESE…
Oggi, lunedì 10 Aprile, vi aspetto alle ore 17.00 al Teatro Sannazaro di Napoli (via Chiaia 157) per le riprese del mio ultimo videoclip! Portate tanti amici, staremo insieme fino alle 18.30…
N.B. ovviamente l’ingresso è gratuito! 😉❤🎶🎵🎼🎬
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SHARA: «Napoli non è una città semplice, ma se riesci ad affermarti qui puoi farlo ovunque» – Intervista per Distopic.it
“Vento del Sud” parla di radici, tradizioni, opposti e naturalmente di meridione. Ma quello di Shara è anche un album moderno, teso a valorizzare e a promuovere le eccellenze delle terre del Sud Italia, luoghi ricchi di storia, arte e cultura, spesso tenuti nell’ombra.
La prima cosa che colpisce del tuo progetto è la foto della copertina del tuo disco. Cosa vuole rappresentare?
«Con quell’immagine ho voluto racchiudere tutto un concetto, è uno scatto in cui ho cercato di riassumere l’essenza del Sud mettendo insieme degli elementi che caratterizzano questa terra. La corona è simbolo di regalità, quindi, è un chiaro riferimento al Regno delle Due Sicilie, il mantello blu è un voluto accostamento alla Madonna che insieme al reliquiario che ho tra le mani, ispirato all’ampolla contenente il sangue di San Gennaro, rappresentano il sentimento religioso che è fortemente radicato a Sud. Gli elementi in oro sono inoltre un’allusione alla nutrita presenza di arte nei territori meridionali».
Arrivi da una città particolarissima come Napoli. Cosa c’è di Napoli in questo album?
«Vivere a Napoli significa avere a che fare ogni giorno con tante realtà diverse tra loro, “tante anime” che cercano di affermare la propria verità nella lotta tra il lecito e l’illegalità, l’originale ed il falso, il genuino e il tossico. Napoli non è una città semplice, ma se riesci ad affermarti qui puoi farlo ovunque. La mia città vive da sempre il perenne senso di precarietà ed è forse questo il motivo per cui i partenopei vivono nella costante attesa di quel “miracolo” che possa cambiare le loro sorti. A Napoli si sente in maniera molto amplificata la lotta tra il bene ed il male insieme a tutto lo stato di cose errate che attraversa l’intera nazione. Qui perdi quando ti pieghi ad un sistema, ma sei vincente e dimostri di essere abile se in mezzo alle tante cose che non vanno riesci a vivere senza aver dovuto cedere ad un compromesso o aver modificato il tuo modo di essere. Eppure Napoli non è solo questo, se hai la capacità di non soffermarti soltanto su certi aspetti ed inizi a cogliere quelli positivi lei diventa ai tuoi occhi la città più bella in assoluto. E’ esattamente così che l’ho descritta ne “Il bacio del risveglio”, il brano che Napoli mi ha ispirato in cui racconto il bisogno di unirsi, di stringersi la mano per poter cambiare le cose. Posso senz’altro affermare che l’essere cresciuta in una città come questa mi ha aiutato a capire in che modo si deve trovare l’equilibrio tra gli opposti e che si può essere liberi anche quando all’apparenza tutto lì fuori può sembrare già stato stabilito».
In un’intervista hai detto: “Il Sud e il Nord non devono essere considerati come due cose differenti”. In quest’ottica cosa può fare la musica secondo te?
«Se fatta con l’anima giusta la musica può fare tanto. Essa è condivisione e se il messaggio che porta è diretto ad unire le persone può sicuramente indurre chi ascolta a riflettere sul contenuto di una canzone e poter così instillare un atteggiamento di apertura e positività verso il prossimo».
Visto dagli occhi di una donna, com’è l’ambiente della musica? E’ più difficile farsi strada?
«Il destino di una donna, soprattutto se intelligente, è sempre più difficile rispetto a quello di un uomo. E’ così non soltanto nel campo della musica, ma credo fermamente che lo sia in tutti i settori. Oggi che tutto è divenuto molto più complesso rispetto al passato, muoversi nel mondo della musica per una donna è spesso frustrante. A volte ti trovi in circostanze per nulla facili, per questo è di uso comune pensare che chi ce l’ha fatta abbia pagato il prezzo di un compromesso».
Ti è mai capitato di trovarti davanti a richieste ambigue?
«Ricordo la prima volta in cui mi fu fatta una richiesta di “scambio merci” in termini a dir poco espliciti alla quale risposi con molto sdegno con un: “Io la dogana non la pago”. Presi i miei spartiti ed andai via dallo studio in cui mi trovavo. Chi avevo davanti non era abituato ai “no”, eppure dopo alcune ore mi chiamò per scusarsi, ma io avevo capito che mancavano del tutto i presupposti per avviare una collaborazione con una persona simile. Credo che alla lunga sia sempre il talento, supportato da una buona dose di intelligenza, ad avere la meglio su certi personaggi e ad aprirti la strada».
Si fa musica perché, Shara? Per i soldi, per il successo, per ritrovare se stessi nell’applauso degli altri?
«Si fa musica per essere se stessi e per comunicare a chi ascolta che c’è un altro punto di vista differente dal proprio. Si fa musica essenzialmente per conoscere meglio sé stessi e gli altri, per fare aggregazione e per veicolare un importante messaggio: “Insieme le cose possiamo cambiarle”».
Shara: da oggi online il video di “Vento del Sud”, primo singolo estratto dal disco omonimo
È disponibile online il video di “VENTO DEL SUD”, il nuovo singolo della cantautrice campana SHARA e primo estratto dall’album “Vento del Sud”.
Il disco, disponibile in digital download e sulle principali piattaforme streaming, segna il ritorno in Italia di Shara ed è stato interamente scritto e composto dall’artista stessa. “Vento del Sud” è parte di un progetto molto ambizioso a cui Shara ha dato vita a fine 2011, il TERRONIAN PROJECT, teso a valorizzare e a promuovere le eccellenze delle terre del Sud Italia, luoghi ricchi di storia, arte, tradizioni, cultura e buon cibo, spesso tenuti nell’ombra.
“Parlare delle mie radici è stato per me un voler dare voce al Sud raccontandolo attraverso la musica che mi vive dentro – racconta Shara del singolo “VENTO DEL SUD” – Le immagini collegate a questo progetto e i luoghi scelti come sfondo dei miei videoclip sono esattamente ciò che i miei occhi vedono quando guardo questa terra. Volevo far sentire a tutti quelli che non conoscono questi luoghi magici e meravigliosi qual è la musica che questi posti inspirano all’anima e cosa devono vedere i loro occhi quando guardano il mio Sud”.
“Vento del Sud”: intervista esclusiva alla cantante Shara
Del suo nuovo album, Vento del Sud, ve ne avevamo parlato qui…
Stiamo parlando di Shara, la cantautrice napoletana che proprio con Vento del Sud è parte di un progetto molto ambizioso, iniziato sul finire del 2011, “il Terronian Project”, teso a valorizzare e a promuovere i territori del sud che sono spesso tenuti nell’ombra.
A tal proposito, abbiamo intervistato quest’originale artista di origine partenopee.
Le influenze che hanno portato alla nascita di “Vento del Sud”?
Di certo un gran desiderio di comunicare a tutti coloro che non conoscono il Sud, come lo conosciamo noi che lo viviamo da sempre, come esso sia un antico gioiello prezioso nascosto che bisogna assolutamente riportare in luce. Tante le potenzialità e le eccellenze presenti in questa terra meravigliosa ricca di storia, tradizioni, arte, buon cibo, paesaggi mozzafiato e luoghi straordinari da visitare che dobbiamo a tutti i costi valorizzare a tutela del nostro Made in Italy così decantato nel mondo intero.
Noi siamo la nostra memoria e nel tuo album parli di radici, di legami. Sono i tuoi punti cardine per comporre sonorità musicali?
Sì certamente. Credo che ogni anima creativa attinga ispirazioni principalmente dal proprio vissuto, quindi per me luoghi, emozioni e ricordi sono lo spazio alchemico in cui mi rifugio per poter rielaborare le mie esperienze alla luce di un mondo più fantastico, quel regno dell’anima dove prendono vita i miei brani.
Il sud che narri è reale ed onirico. Qual è secondo te la vera magia della tua terra?
Il Sud è davvero magico, ogni regione ha le proprie caratteristiche credenze popolari e le proprie tradizioni locali, con le sue storie collegate a luoghi e personaggi leggendari che hanno favorito la nascita dei vari miti presenti in queste terre del Meridione italiano. Gran parte della mia infanzia l’ho trascorsa in Lucania, una terra dove la linea che divide il sacro dal profano è quasi impercettibile. Lo stesso posso dire di Napoli, la città in cui vivo, nota nel mondo per il suo essere paradossalmente “sacra e profana” allo stesso tempo. Un popolo, quello napoletano, il cui spirito si perde nella notte dei tempi tra racconti tramandati di padre in figlio, miracoli, ritualità e forte sentimento religioso. Credo che la magia del Sud sia tutta rinchiusa nell’alternarsi del sacro col profano, nei rituali scaramantici e nelle credenze pagane che si intrecciano con le tradizioni religiose. E questa magia ho voluto riportarla anche in questo mio ultimo progetto discografico dove ho cercato di raccontare questa terra non soltanto attraverso le sonorità, ma anche con le immagini dei luoghi dove l’essenza del mito e della leggenda vivono e si sentono ancora in maniera molto forte.
Un consiglio a chi vorrebbe calcare le tue orme?
Il mio motto è: “Nulla è impossibile a colui che ha fede”. Tenere sempre duro e non gettare mai la spugna davanti a degli ostacoli che possono apparire insormontabili è importante quando si è proiettati verso un obiettivo. Se si sceglie di percorrere la strada dell’arte e, quindi, quella musicale bisogna essere consapevoli che si dovranno affrontare momenti anche molto critici dove la passione e l’amore per ciò che si fa saranno messi a dura prova, ma la determinazione ed il pensiero positivo favoriscono senz’altro il percorso e spesso la soluzione di un periodo difficile sta proprio dietro l’ultima porta che pensavamo di non poter aprire.
Progetti futuri?
Potrà sembrare strano, eppure sto già scrivendo dei brani per un nuovo album che prende sì spunto da alcuni elementi contenuti in questo EP Vento del Sud, ma guarda oltre gli orizzonti della nostra bella Italia.
Silvia Casini
Fonte
http://www.chedonna.it/2016/03/11/musica-intervista-esclusiva-shara/